Il racconto verte sul momento cardine della malattia, l’attimo in cui viene diagnosticata. Un momento che troppo spesso arriva tardi per troppe pazienti. La chiave, come sempre è il coraggio e la voglia di andare avanti.
La lotta vera inizia con la terapia. Il duello con la patologia a colpi di trattamenti, recidive e altri trattamenti. Un momento da raccontare per rendere coscienti e preparate le donne che stanno entrando nel mondo del tumore ovarico.
Il tumore ovarico inizia in un determinato momento della vita. E questa è l’unica certezza. Da li in poi è una battaglia che continua a fasi alterne. Le armi sono molte, ma quella vincente è la positività data dall’equilibrio.
PARTNERSHIP
Per dare voce alle pazienti e al racconto delle loro esperienze il progetto si avvale dell’esperienza di quattro realtà che si sono consorziate in un’unica ambizione: un progetto che lasci il segno.
L’associazione pazienti Acto, che da decenni assiste le pazienti con tumore ovarico ha messo tutto il peso del suo know-how umano e psicologico, oltre che fornire le volontarie che raccontassero con coraggio la loro storia.
AstraZeneca, che fornisce il suo contributo non condizionato è la realtà che ha reso possibile il progetto e la sua nascita. L’agenzia Havas Life ha fornito l’expertise di comunicazione per strutturare i racconti e l’operazione. Infine la scuola nazionale di cinema, Centro Sperimentale di Cinematografia ha messo a disposizione una crew di registi, che hanno lavorato sul piano visuale, con uno stile narrativo unico. Il risultato si può definire un progetto d’autore. O d’autori.
In collaborazione con
Per avere più informazioni sul tumore ovarico, visita la pagina dell’Associazione di pazienti ACTO al link
Il backstage racconta la nascita pratica del progetto, con spezzoni di interviste, le parole delle pazienti e le mani e i gesti dei professionisti del Centro Sperimentale di Cinematografia che hanno costruito il film in illustrazione.